mercoledì 20 giugno 2012

Legge del quadrato e opposizione, test di verifica

Dopo aver esaminato la legge del quadrato e un paio di schemi di opposizione, possiamo passare all'esame di verifica. Prima di farlo però voglio chiarire un punto, qualcosa che potrà sembrare ovvio ma che in ogni modo desidero precisare: ciò che fin qui ho esposto e che continuerò a proporre, non è altro che il metodo di studio che Garry Kasparov consiglia di adottare nel suo "Corso completo di Scacchi" che potete scaricare Qui., io sto solo estraendo le cose che mi sembrano più importanti per migliorare la conoscenza dei concetti di base di ognuno dei temi scacchistici illustrati. Non sto copiando, non è questo che voglio dire (gli schemi si, lo preciso ancora), voglio solo chiarire che per ognuno dei temi esposti in questo blog, è d'obbligo se vogliamo migliorare a scacchi,  affinare questa piccola infarinatura con l'approfondimento. Ok passiamo pure ai test di verifica.


Diagramma 1.

Se abbiamo ben compreso il concetto di legge del quadrato ci sarà chiaro che alla posizione in diagramma 1. il pedone di ognuno dei due contendenti sarà promosso, perché i Re sono fuori dal quadrato e non possono ostacolarli. Ovviamente a questo punto la partita dovrebbe essere patta, eppure uno dei due vince a causa della posizione dei Re. Continuiamo la partita cercando di capire se sarà il Bianco a vincere oppure il Nero. Muove il Bianco.


Diagramma 2.

Al diagramma 2. possiamo appurare quanto sia importante il movimento del Re in questo tipo di finali. Muove il Bianco che è in posizione vincente, ma attenzione, le mosse possibili sono tre , eseguendo quella sbagliata si va incontro ad una inevitabile sconfitta. Qual'è quella giusta?



Diagramma 3.

Il diagramma 3. anche se molto semplice ci serve per migliorare il nostro concetto di "tempi" sulla scacchiera, tema basilare per le nostre valutazioni di gioco. Il Nero deve muovere, ovviamente se va in d8 perde, ma se va in b8 perde l'opposizione; quindi non ha scampo, il Nero è perduto. Ma se per ipotesi toccasse al Bianco muovere quale sarebbe il risultato?



Diagramma 4.


La posizione che vediamo al diagramma 4. è un importante studio dell'eccellente giocatore e straordinario didatta Richard Reti, oserei dire che i suoi due libri "Le nuove idee negli scacchi e "I maestri della scacchiera"  (sempre validi anche se del secolo scorso) possono bastare a un principiante per diventare un giocatore di buon livello. Se osserviamo la posizione, troveremo difficile credere che il Bianco possa pattare. Il suo pedone sarà senz'altro catturato, mentre il pedone Nero è a una distanza del Re bianco che a quanto pare gli consentirà la promozione. Eppure la partita è patta. Muove il Bianco 


Soluzioni:

Diagramma 1.

Soluzione: 1. c6, g3; 2. c7, g2; 3. c8 =D, g1 =D; 4. Dh8+, Rg4; 5. Dg7+, Rf3; Dxg1
Il Bianco cattura la Regina avversaria e vince, la posizione dei Re ha deciso la partita, ma anche i tempi di gioco hanno fatto la sua parte, se ad esempio toccava al Nero muovere la partita finiva in parità. Questo test ci servirà, in caso di posizione simile, a valutare attentamente la situazione che avremo sulla scacchiera dopo la discesa in campo delle rispettive Regine.


Diagramma 2.


Questa posizione è favorevole al Bianco, ma non deve assolutamente sbagliare, è chiaro che  Rh7  è una perdita di tempo reale, se l'orologio ci incalza faremo bene ad evitarla, ma con Rg7 si perde, si comincia a perdere il pedone e, a quel punto ci si accorge di non poter ostacolare il pedone avversario, che appoggiato dal proprio Re si involerà verso la casa di promozione.
La mossa giusta naturalmente è 1. Rg8, se il Nero continua con 1...., Re8; allora 2. Rg7, Rd7; 3. Rxf7, Rd8;  4. Rg7 e il pedone promuove.
Si dirà, ma il Nero a 1. Rg8 può rispondere anche con Re6. Vediamo; 1. Rg8, Re6; 2.Rg7, Rd6; 3. Rxf7, e il Bianco vince. Esaminiamo cosa sarebbe successo giocando la mossa errata, cioè Rg7.  1. Rg7, Re6; 2. Rh6, Rxf6 3. Rh5, Rf5; e il pedone nero affiancato dal proprio Re sarà promosso.




Diagramma 3.



L'unica mossa possibile per  il Nero è 1...., Rb8; 1...., Rd8; ovviamente non va considerata perché si allontana, e allora  1...., Rb8; 2. b7, Ra7; 3. Rc7 e il Bianco vince. Ci siamo chiesti cosa sarebbe successo se la mossa era al Bianco, vediamolo. 1. b7+, Rb8; 2.Rb6, stallo. Questo test ci invita a considerare i tempi di gioco sulla scacchiera con estrema cautela.






Diagramma 4.


In questa posizione salta subito agli occhi che il Re bianco è fuori dal quadrato, per quanto riguarda il suo pedone in c6, sembrerebbe, che sarà irrimediabilmente catturato. Peccato per il Nero che la geometria della scacchiera ha le sue particolarità, sulla scacchiera è più utile la geometria del taxi o la distanza di Cebysev,  piuttosto che la geometria delle figure; ma non fasciamoci la testa se la matematica non è il nostro forte, durante il nostro percorso avremo modo di migliorare la nostra visione geometrica della scacchiera.. La soluzione di questo test contiene una doppia minaccia, quella di rientrare nel quadrato, oppure, appoggiare il proprio pedone e portarlo a promozione. Chi non conosce questo studio di Richard Reti potrà pensare che chi scrive stia trasecolando, ma vediamo la soluzione.
1. Rg7, h4; 2. Rf6, h3; 3. Re6!, h2; 4. c7, Rb7; 5. Rd7, e ambedue i pedoni promuoveranno, ma in questo caso la posizione dei Re non consente ne al Bianco ne al Nero di eliminare la Regina avversaria; la partita è patta. Ma questa non è l'unica soluzione, in questo caso il Re bianco sarà costretto ad abbandonare il proprio pedone per rientrare nel quadrato e catturare quello avversario. vediamo:1.Rg7, h4; 2. Rf6, Rb6; 3. Re5!!Rxc6; 4. Rf4, il Re bianco rientra nel quadrato e il risultato non cambia. Patta. Questo test è un punto di partenza che ci servirà a migliorare la nostra visione della scacchiera 



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