martedì 26 giugno 2012

Inizia la battaglia

Dopo aver collocato i nostri pezzi in punti chiave atti a favorire il nostro piano d'azione, ed aver messo al sicuro il nostro Re, l'apertura può dirsi conclusa. Adesso, dopo le prime scaramucce iniziali è il momento di valutare tutte le alternative possibili. Dopo  un attento controllo alla posizione proveniente dall'apertura cercheremo di riconoscere i punti da minacciare, le case da occupare, quelle da proteggere, l'equilibrio o meno della posizione. Ora  inizia lo scontro tattico,  la vera e propria battaglia. In questa fase di gioco, la  reciproca struttura pedonale è di estrema importanza, quindi prima di decidere per una delle tante alternative che ci offre la posizione scaturita dall'apertura prestiamo la massima attenzione a questo importantissimo fattore. Bene, possiamo cominciare ad esaminare uno degli esempi che studieremo su questa importante fase della partita.




Diagramma 1.




Questa disposizione di pedoni nasce dalla variante di spinta della Difesa Francese, la sequenza di mosse è la seguente: 1. e4,e6; 2. d4, d5; 3. e5, c5; 4.c3,.... a questo punto la strategia di gioco dei due contendenti sembra chiara; il Bianco attaccherà sul lato di Re con l'obbiettivo di controllare la casa f5, il Nero dal canto suo cercherà di forzare il lato di Regina con lo scopo di conquistare il punto b4 . Alla ricerca del conseguimento dei propri obbiettivi, i due avversari si ritroveranno ad apertura conclusa, nella posizione che vediamo al diagramma 2.
.




Diagramma 2.




La posizione sembra equilibrata, però se il Bianco porta la sua Donna in h3, crea una minaccia di matto. Immaginiamo di essere i conduttori del Bianco, sicuramente la mossa ci sembrerà allettante ma è certo  che il Nero giocherà g6 frustrando così la nostra minaccia di matto, qual'è allora il modo per capire se giocando Dh3 ci troveremo in una posizione vincente? è l'attento esame della disposizione dei pezzi e dei pedoni sulla scacchiera. Partendo da questo presupposto, ci accorgeremo che i nostri pezzi sono ben collocati, ad eccezione della Torre in b1 puntano tutti all'assalto del Re avversario; tutt'altro discorso per il Nero, egli non porta nessuna minaccia al nostro campo. Quindi dopo aver calcolato in profondità le mosse che potrebbero seguire Dh3 non ci resta che giocarla, è senza alcun dubbio una buona mossa.






                                  1. Dh3,g6; 2. Cg3, Db7; 3. f5, Tf-b8                                     
Diagramma 3.
                            


Se osserviamo al diagramma 3. la situazione in scacchiera dopo Dh3 e le conseguenti mosse, ci accorgiamo che la bilancia pende nettamente a favore del Bianco, ora dopo alcune mosse di preparazione si può davvero lanciare l'assalto finale. Cominciamo da una nuova minaccia di matto con Cg5.






                          4. Cg5, Axg5; 5. Axg5, Ca7; 6, fxg6, fxg6; 7.Dh6
Diagramma 4.




Il Nero ha sventato la minaccia di matto catturando il Cavallo in g5, ma, come vediamo al diagramma 4. il Bianco ha molte risorse e dopo poche mosse rinnova la minaccia con 7. Dh6, ora la Regina nera andrà in c8 con l'intenzione di portarsi in f8 per sventare il matto; ma il Bianco, forte del più lontano dei suoi pezzi attaccanti dopo 7....Dc6; annuncia matto in tre. Vediamo:






                           7....Dc8; 8.Axg6,hxg6; 9. Dxc6, Rh8; 10. Af6#
Matto




Il decisivo sacrificio d'Alfiere faceva parte del piano d'attacco, ma è l'attenta valutazione della struttura pedonale che ha permesso al Bianco di elaborare il piano che lo ha portato alla vittoria. Ricordiamo che i pedoni sono l'anima degli scacchi e la loro struttura ci sarà sempre guida per i nostri piani d'attacco o di difesa. Buon pomeriggio





Nessun commento:

Posta un commento