venerdì 6 luglio 2012

Pedoni e case deboli

 Avremo certamente compreso in Inizia la battaglia quanto sia importante la struttura pedonale al fine di pianificare le nostre operazioni future, sarà dunque utile continuare ad esaminare le varie situazioni che riguardano questo tema.Oggi prenderemo in esame un problema che nasce da qualche impercettibile errore in fase di apertura, un errore che può decidere le sorti del match e,  che faremo bene ad individuare attraverso le analisi delle nostre partite. Una casa è detta debole quando non può essere difesa da alcun pedone, per conseguenza il pedone che si troverà in detta casa è da considerarsi debole. Individuare il pedone debole come vedremo è molto semplice, procedere alla cattura invece richiede un piano preciso, un errore di calcolo potrebbe capovolgere la situazione e perfino causare un disastro. Nell'esempio al  diagramma 1. il Nero ha un pedone debole in d6, evitare la sua cattura è di estrema importanza per non capitolare; ma è possibile difenderlo? e il Bianco, rischia di vedere la situazione capovolta se non gioca con precisione? vediamo.


Diagramma 1.



La situazione è chiara, il pedone in d6 del Nero si può difendere soltanto con i pezzi, al contrario i pezzi del Bianco sembrano collocati nella maniera più opportuna per catturarlo facilmente. Osserviamo al diagramma 2. l'esatta sequenza di mosse che consentirà al Bianco la cattura del pedone.




                                   1. Cc4, Af8; 2.Td1, Cf6; 3.Aa3
Diagramma 2.


Dopo 3. Aa3 il pedone non può più sfuggire, inoltre la nuova posizione consiglia al Nero di prestare attenzione al pedone e5 che improvvisamente è diventato debole. Ma vi erano anche altri modi che potevano sembrare adatti alla cattura del pedone debole. Proviamo ad esaminarli tornando alla posizione di partenza, cioè al diagramma 1.





Posizione di partenza


Ad esempio, dopo 1. Cc4, Af8; 2Td1, Cf6; in luogo di 3. Aa3 si poteva catturare immediatamente con 3. Dxd6, vediamo allora al prossimo diagramma la posizione che sarebbe scaturita da 3. Dxd6 e relativa continuazione.



                        3. Dxd6, Td8; 4.Dxe7, Txd1+; 5. Axd1, Axe7  
Posizione dopo  3. Dxd6 e relativa continuazione



Ed ora il Cavallo nero attacca il pedone bianco in e4 che si può comunque difendere con Ac2, in ogni caso la situazione al diagramma 2. dopo 3. Aa3  è sicuramente più difficoltosa per il Nero. Quindi 3. Aa3 meglio che 3. Dxd6. Ma torniamo alla posizione di partenza ed ipotizziamo che il Bianco inizi giocando una mossa del tutto diversa, perseguendo ovviamente lo stesso scopo, la cattura del pedone in d6.


Posizione di partenza


Invece di lanciare un attacco diretto al pedone d6, il Bianco prova adesso con un attacco indiretto e gioca Td1, vediamo. 


                                             1. Td1, Cc5
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Adesso la Regina bianca è attaccata dal Cavallo, se il Bianco avesse giocato prima Cc4 ora potrebbe prendere il pedone e cambiare le Regine, catturare il pedone d6 adesso presenta qualche difficoltà, oltretutto le Regina bianca deve spostarsi e, se malauguratamente andasse in d5 il Nero risponderebbe Ae6 catturandola alla successiva. Quindi quando i nostri pezzi sono dislocati in modo da lanciare un attacco diretto è consigliabile nella gran parte dei casi preferirlo ad un attacco indiretto. 




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